Analisi comparativa di tecniche di valutazione dell'età negli ungulati: il caso del cervo
 
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Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica A. Ghigi
 
 
Publication date: 2003-10-31
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
 
ABSTRACT
La valutazione dell?età è un requisito essenziale per conoscere molti aspetti della vita di una specie d?interesse biologico e conservazionistico. I metodi per la determinazione dell?età nei mammiferi ed in particolare nel cervo sono numerose e diversificate. Nella scelta del metodo da utilizzare si deve considerare l?applicabilità della tecnica prescelta, sia in laboratorio che sul campo, in funzione degli obiettivi prefissati dalla ricerca. Il presente lavoro costituisce il primo contributo allo studio della valutazione dell?età nel cervo realizzato su di un campione di 144 animali provenienti da 4 diverse aree, rappresentanti i due tipici ambienti frequentati dalla specie, l?ambiente alpino e quello appenninico. L?età dei campioni è stata stimata mediante usura ed è stata anche determinata tramite l?osservazione degli strati di cemento su denti non decalcificati (M1) e su denti decalcificati (I1). La stima dell?età tramite usura rivela una forte componente di soggettività (solo nel 43% dei casi 3 osservatori hanno attribuito il campione in esame alla medesima classe di età) che sembra compromettere in misura maggiore o minore la stessa stima, in relazione alla provenienza del campione analizzato (il campione appenninico sembra porre maggiori difficoltà nella valutazione), al sesso (soltanto il 32% della femmine provenienti da ambienti appenninici è stato attribuito alla stessa classe di età dai 3 osservatori) ed alla classe di età (soprattutto per quelle più elevate) dell?esemplare sotto osservazione. La determinazione dell?età basata su denti non decalcificati è una tecnica che richiede una strumentazione poco specializzata ed un ridotto tempo di esecuzione, ma non consente sempre di interpretare il pad di cemento. La leggibilità degli strati di cemento su denti non decalcificati varia da un individuo all?altro e quando gli strati non sono ben distinguibili nessun particolare accorgimento nella preparazione riuscirà a migliorarne la lettura. Le superfici di taglio dei molari non decalcificati risultano maggiormente leggibili nei maschi rispetto alle femmine, indipendentemente dall?area di studio. Fattori di tipo fisiologico potrebbero spiegare la diversa leggibilità tra i sessi dei piani di taglio del primo molare, come la gravidanza e l?allattamento. I campioni provenienti dall?ambiente appenninico sembrano essere meno leggibili di quelli di provenienza alpina, probabilmente perché i cervi devono affrontare condizioni climatiche più rigide con conseguente minore disponibilità di cibo, sia in termini qualitativi che quantitativi, sull?arco alpino che non sulla catena appenninica. Queste condizioni potrebbero riflettersi sullo spessore e sul contrasto degli strati di cemento e quindi sulla corrispondente leggibilità. La determinazione dell?età su denti decalcificati è una tecnica che richiede un laboratorio attrezzato e comporta lunghi tempi di preparazione, ma assicura in ogni caso la lettura degli strati di cemento radicolare.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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