Bat hibernacula in a cave-rich landscape of the northern Dinaric karst, Slovenia
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University of Primorska-Koper
Publication date: 2008-02-06
Hystrix It. J. Mamm. 2007;18(2)
KEYWORDS
ABSTRACT
The northern Dinaric karst in Slovenia (area 6880 km2) has 5470 caves of variable size (length 2–20570 m, depth up to 650 m) scattered along the entire elevation gradient of the region (74–1785 m above sea level). Sixteen bat species, of 26 known to occur in the area, were recorded in 156 caves (118 hibernacula) between 1990 and 2003.
Miniopterus schreibersii was the most abundant species observed in these caves (74.0% of
the total number of hibernating individuals), followed by three species of Rhinolophus (24.9%), but the remaining 12 species formed only a small proportion of those observed (1.1%). Rhinolophus ferrumequinum and R. hipposideros were the only widespread species, hibernating in 66 and 106 caves, respectively. The majority of hibernating bats (89.9%)
occurred in ten caves whereas 71 hibernacula (60.2%) were occupied by ≤ 10 bats each.
Hibernacula were 10–13092 m long (median = 160 m), 1–250 m deep (median = 21 m) and located 98–1200 m above sea level (median = 466 m). Wintering bats were not randomly dispersed among caves in the region and tended to occur in longer and deeper caves located at low elevations. Of the ten most important hibernacula in the study area, nine can be accessed by human visitors. One of the largest potential hibernacula had been progressively commercially exploited from the beginning of the 19th century and has thereby lost at least three cave-dwelling bat species, including Rhinolophus blasii, which is now locally extinct in the Dinaric karst of Slovenia.
Riassunto
Caratterizzazione dei siti di svernamento della chirotterofauna nel Carso Dinarico settentrionale, Slovenia.
Nella porzione settentrionale del Carso Dinarico in Slovenia (superficie di 6880 km2) sono presenti 5470 grotte, con differenti dimensioni e caratteristiche (lunghezze comprese tra 2 e 20570 m, profondità sino a 650 m), distribuite lungo l'intero gradiente altitudinale proprio della regione (da 74 a 1785 m s.l.m.). Un totale di 16 specie di Chirotteri, rispetto alle 26 note per l'area, è stato studiato tra il 1990 e il 2003, in 156 diverse grotte (118 delle quali utilizzate per l'ibernazione). La specie più
abbondante è risultata essere Miniopterus schreibersii (74% degli individui ibernanti censiti), seguita da tre specie del genere Rhinolophus (24,9%), mentre le restanti 12 specie costituiscono solo un'esigua porzione (1,1%) degli individui censiti. Rhinolophus ferrumequinum e R. hipposideros sono risultate essere le specie più diffuse, in quanto
ritrovate in ibernazione in 66 e 106 grotte, rispettivamente. La maggioranza degli individui ibernanti è stata rilevata in 10 grotte, mentre in 71 siti di svernamento (60,2%) sono state censite aggregazioni di non più di 10 individui. Complessivamente, i siti di svernamento studiati hanno uno sviluppo compreso tra 10 e 13092 m (mediana: 160 m) e profondità comprese tra 1 e 250 m (mediana: 21 m), e sono situati a quote comprese tra 98 e 1200 m s.l.m. (mediana: 466 m). I risultati indicano che i Chirotteri ibernanti non si disperdono casualmente nelle grotte del sistema carsico studiato, e che invece tendono a preferire grotte
molto sviluppate e profonde poste alle quote più basse. Tra i 10 siti di ibernazione più importanti nell'area, 9 sono sfruttati turisticamente. Uno dei maggiori potenziali siti di svernamento è stato progressivamente sfruttato a partire dal XIX secolo, e attualmente è stata registrata la scomparsa di almeno tre specie troglofile, tra cui R. blasii, che attualmente è considerata localmente estinta nell'area del Carso Dinarico sloveno.