Behavioural ecology of captive otters Lutra lutra in the Breeding Centre of the Natural Park of Ticino Valley (Piemonte Region, Northern Italy)
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Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia
Publication date: 1995-12-29
Hystrix It. J. Mamm. 1995;7(1-2)
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract
The study was conducted on a pair of otters (Lutra lutra) housed in an enclosure of 1.64 ha, located within a wet wood in the Natural Park of the Ticino Valley (northern Italy, Piemonte region). This enclosure contained two ponds (0.2 and 0.45 ha) with fairly good cover vegetation, where a fish biomass of 201.5 kg/ha, represented by 14 fish species, was assessed by electrofishing. Though the food supply for otter was fairly good, the animals were daily fed with 1.5 kg of chicks, meat or rainbow trout (Salmo gairdneri). In order to evaluate the habitat selection of otters, the enclosure was divided into 15 environmental units (EU). Hunting, swimming and playing (exclusively in pair) were the main behavioural activities and were preferentially performed close to the ponds' bank, where a thick cover occurred. Otters selected patches for foraging where fish was concentrated and particularly vulnerable to predation. The hunting impact in a given EU (defined as ratio between the number of prey caught in the EU and the total number of prey) was correlated with the hunting time spent in the same EU. Habitat use evaluated by direct observations differed from that determined by considering the marking level (number of spraints and anal secretions). The consumption of the different fish species did not seem to be determined by their relative abundance. Perca fluviatilis was particularly selected.
Riassunto
Ecologia comportamentale della lontra Lutra lutra nel centro di studio del Parco Naturale della Valle del Ticino (Regione Piemonte) - Lo studio è stato condotto su una coppia di lontra (Lutra lutra) tenuta in un ampio recinto (1.64 ha), situato nel Parco Naturale della Valle del Ticino (Regione Piemonte, Provincia di Novara). L'area cintata è ritagliata all'interno di un bosco planiziale e comprende 2 bacini idrici (0,2 e 0,4 ha) bordati da discreta copertura vegetale. In tali bacini è stata valutata, mediante elettrostorditore, una biomassa di pesce di 201,5 kg/ha, costituita da 14 specie ittiche. Nonostante la presenza di questa risorsa alimentare, le lontre erano alimentate giornalmente con una dose di circa 1,5 kg di pulcini, carne o trote (Salmo gairdneri). Al fine di valutare la selezione di habitat delle lontre, l'area del recinto è stata suddivisa in 15 unità ambientali (UA). La caccia, il nuoto e il gioco (essenzialmente in coppia) erano le principali attività comportamentali delle lontre ed erano svolte preferenzialmente lungo tratti di riva coperti da fitta vegetazione. Le lontre selezionavano ristrette zone per la caccia, in cui il pesce era concentrato e più vulnerabile alla predazione. L'impatto della caccia in una determinata UA (misurato come rapporto tra le prede catturate nell'UA e il numero delle prede totali) era correlato a1 tempo speso per la caccia nella stessa UA. L'uso dell'habitat valutato attraverso le osservazioni dirette differiva da quello rilevato considerando il numero di segni di presenza (feci e secrezioni anali). I1 consumo delle diverse specie ittiche non sembrava essere determinato dalla loro abbondanza relativa. Perca fluviatilis era la specie più selezionata.