Foxes and rabies in Lorraine: e behavioural-ecology approach / La Volpe e la rabbia in Lorena: aspetti di ecologia comportamentale delle volpi
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Centre National d'Etudes Vétérinaires et Alimentaires. Laboratoire d'Etudes sur la Rage et la Pathologie des Animaux Sauvages
 
 
Publication date: 1991-07-09
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 1991;3(1)
 
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract Some aspects of the behavioural ecology of rabid foxes were studied in areas invaded by rabies since the year 1973. The principal aim was to understand how fox populations can survive, despite a high level of mortality due to the virus. The individual and seasonal activity-areas of eleven foxes ranged from about 200 ha to 400 ha. All the situations encountered during the study of neighbouring foxes showed a lack of, or only a small, sharing of neighbouring part of activity-areas. These foxes tend to shift their activity areas quite permanently. Of six rabid foxes, no one strolled beyond the farther border of their immediate neighbours. The data suggest that transmission is effected by aggressive contacts between rabid and healthy foxes, rather than by a more passive transmission (e.g. grooming). Post-mortem examinations of 1,259 foxes from eastern France suggest that rabies reaches the yearling foxes less frequently than adults. Despite rabies out break the fox population level in spring is roughly the same (e.g.: the decrease from one year to the next, if it occurs, is usually less important than intra-annual decrease). Riassunto Nel presente studio sono esposti alcuni aspetti di ecologia comportamentale della Volpe in un'area interessata dalla rabbia dal 1973. Lo scopo principale è quello di capire come la popolazione volpina sopravviva nonostante sia sottoposta ad una elevata mortalità dovuta alla rabbia. 11 volpi erano catturate, marcate con radiocollari e rilasciate; di queste, 3 erano infettate in laboratorio con virus rabido prima del rilascio e altre 3 contraevano la rabbia naturalmente dopo la liberazione. Le aree vitali individuali e stagionali delle 11 volpi catturate variavano da 200-400 ha e non erano sovrapposte, o mostravano una minima sovrapposizione, con le aree limitrofe di altre volpi. Per queste ultime le aree vitali cambiavano molto frequentemente. Nessuna delle 6 volpi rabide sconfinava nelle aree vitali limitrofe di altri individui. I dati ottenuti suggeriscono che la trasmissione della rabbia dipende dai contatti aggressivi tra volpi rabide e sane e non dalla semplice trasmissione passiva (es. pulizia della pelliccia). Dall'esame di 1.259 volpi uccise nella Francia orientale, si riscontra che la rabbia colpisce più frequentemente gli individui adulti che non i giovani (da 5 a 13 mesi di età). Nonostante la presenza della rabbia, la consistenza primaverile della popolazione volpina si mantiene pressoché allo stesso livello negli anni. Il decremento della popolazione da un anno a quello successivo, se capita, è generalmente meno consistente di quello che si osserva nello stesso anno.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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