Guidelines for the feasibility study of reintroduction of the otter Lutra lutra in Italy: the project of the Ticino Valley (North-Western Italy)
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Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia
Publication date: 1995-12-29
Hystrix It. J. Mamm. 1995;7(1-2)
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract
This study was conducted in the Ticino valley (north-western Italy) taking into account the main factors affecting the survival of the otter (Lutra lutra). The concentration of PCBs and DDT in fish tissues did not exceed the critical level proposed by the National Academy of Sciences of USA for fishes preyed on by carnivores. The biological water quality, assessed by Extended Biotic Index, was fairly good for the entire course of the Ticino river. The availability of fish resources seemed to be suitable to satisfy the feeding requirements of otters. The biological water quality and the food supply were better than those recorded in rivers of central-southern Italy hosting the last strongholds of otters. The habitat suitability of the Ticino valley was assessed by an index calculated considering the availability of different type of habitats (suitable and unsuitable to the otter) and their importance for the species survival. The valley was divided into 1114 territorial units of 1 km² each where 26 different habitats were measured. The 16.7% of the study area showed a moderate/very good suitability and the 38.1% a low suitability. About 80 km of the Ticino river were continuously occupied by suitable habitats for otters. It appears that there are no particular contra-indications to advising for the reintroduction of the otter into the Ticino valley. Nevertheless, it would be necessary to combine this operation with a global policy of correct management and restoring of the riverine habitats.
Riassunto
Linee guida per lo studio di fattibilità della reintroduzione della lontra (Lutra lutra) in Italia: il progetto della Valle del Ticino (Italia nord-occidentale) - Lo studio è stato condotto nella Valle del Ticino (Italia nord-occidentale) prendendo in esame i principali fattori che influenzano la sopravvivenza della lontra (Lutra lutra). Le concentrazioni di PCB e DDT nei tessuti dei pesci non eccedono i limiti di accettabilità proposti dalla Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti per i pesci predati da carnivori. La qualità biologica delle acque, valutata mediante l'indice biotico E.B.I. (Extended Biotic Index), è risultata abbastanza buona per l'intero corso del Ticino. Anche la disponibilità delle risorse ittiche sembra essere idonea a soddisfare le esigenze alimentari della lontra. I dati relativi alla qualità biologica delle acque e alla disponibilità di risorse trofiche evidenziano una situazione più favorevole di quella riscontrata in fiumi dell'Italia centro-meridionale dove la specie è stabilmente presente. L'idoneità ambientale per la lontra della valle del Ticino è stata valutata attraverso la definizione di un indice che tiene conto della disponibilità dei diversi tipi di ambienti, favorevoli e sfavorevoli alla specie, e della loro relativa importanza per la sopravvivenza del mustelide. La valle è stata suddivisa in 1114 unità territoriali di 1 km² ciascuna, in cui sono state misurate 26 differenti categorie ambientali. I1 16,7% e il 38,1% del territorio mostrano rispettivamente valori di idoneità medio-alti e bassi. Circa 80 km del corso del Ticino sono interessati da una buona continuità di ambienti favorevoli alla specie. Lo studio di fattibilità della reintroduzione della lontra evidenzia che non esistono controindicazioni tali da sconsigliare l'intervento, che, comunque, dovrebbe essere supportato da una politica di corretta gestione e riqualificazione degli ambienti fluviali.