Habitat requirements of the stone marten (Martes foina) on the Tyrrhenian slopes of the northern Apennines
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Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia
Publication date: 1995-12-29
Hystrix It. J. Mamm. 1995;7(1-2)
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract
Habitat requirements of stone martens (Martes foina) were studied in southern slope of northern Apennines (Genoa province, NW Italy) in autumn 1992. One hundred two sample areas each of 1 km² were randomly selected in the different habitat types of the region. In each sample area the presence and abundance of the species were assessed by looking for the signs as scats and tracks along 1 km transects. Twenty five habitat variables were then measured by aerial photographs at 1:10 000 scale. The proportion of signs in the different habitat types was also calculated. The influence of habitat variables on presence-absence and abundance of stone martens was studied by discriminant function and correlation analyses; besides habitat selection was analyzed by x² test and Bonferroni simultaneous confidence intervals. The density of isolated houses, the wood fragmentation index, the percentage of Mediterranean shrubs and that of conifer forests were the habitat variables that mainly contributed to the discrimination of the squares with stone marten signs from those without signs. The abundance index averaged 0.8 signs per km (SE = 0.15; min-max = 0 - 11) and was positively correlated to the density of isolated houses (r = 0.392; P = 0.0) and to the percentage of cultivated areas (r = 0.221; P = 0.025); a negative correlation with altitude was found (r = - 0.221; P = 0.025). Stone martens selected shrubs and avoided deciduous forest and pastures.
Riassunto
Preferenze ambientali della faina (Martes foina) nel versante tirrenico dell'Appennino settentrionale - Nell'autunno 1992 sono state studiate le preferenze ambientali della faina (Martes foina) nell'Appennino settentrionale in provincia di Genova. Sono stati esaminati 102 quadrati campione, ognuno con superficie di 1 km², distribuiti in maniera casuale. Per ogni area campione sono state misurate, da fotografie aeree in scala 1:10.000, 25 variabili ambientali ed è stato percorso un transetto di 1 Km dove venivano ricercati i segni di presenza della specie quali orme e feci. L'influenza delle variabili ambientali su presenza-assenza della specie e sull'abbondanza dei segni rilevati è stata studiata utilizzando le analisi di funzione discriminante e di correlazione rispettivamente; in aggiunta, l'uso dell'habitat è stato analizzato tramite il test del x² e gli intervalli fiduciali di Bonferroni. La densità delle case isolate, l'indice di frammentazione dei boschi, la percentuale di arbusteti mediterranei e i boschi di conifere crano le variabili ambientali che contribuivano in misura maggiore alla discriminazione delle aree campione con segni di presenza della faina da quelle in cui la specie non era accertata. L'indice di abbondanza, media = 0,8 segni per Km (ES = 0,15; min-max = 0-11) è risultato correlato positivamente con la densità di case isolate (r = 0,392; P = 0,0) e con la percentuale di zone coltivate (r = 0,221; P = 0,025): una correlazione negativa è invece risultata con l'altitudine (r = - 0,221; P = 0,025). Dall'analisi dell'uso dell'habitat risulta che la faina seleziona gli arbusteti, mentre sembra evitare le estese superfici boscate di latifoglie e i pascoli.