Micromammiferi del Parco Regionale di Monte Cucco (Perugia)
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Provincia di Perugia, Servizio Programmazione e Gestione Faunistica
 
 
Publication date: 2003-10-31
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
 
ABSTRACT
Il M.te Cucco, situato sull?Appennino umbro-marchigiano settentrionale ma compreso interamente nella provincia di Perugia, per le sue peculiarità naturalistiche è stato dichiarato nel 1995 Parco Naturale Regionale (L.R. 9/95). Molti sono i lavori di valenza scientifica o divulgativa sulle emergenze geo-paleontologiche, floristiche, entomologiche e paesaggistiche di questo massiccio. Da alcuni anni si conducono ricerche ornitologiche e teriologiche, ma per i micromammiferi mancano ancora indagini mirate. Il contributo cerca di fare un primo punto sulla ricchezza della microteriofauna dell?intero ambito protetto e di fornire, al contempo, nuovi dati sulla posizione zoogeografica di alcune specie. La raccolta di informazioni si è rivolta unicamente all?annotazione di vari elementi di presenza (da avvistamento diretto, boli, carcasse, tane, resti di pasto, bibliografia) a partire dall?anno 2000. I dati collezionati hanno accertato: 1) Erinaceus europaeus; 2) Sorex minutus; 3) S. samniticus; 4) Crocidura leucodon; 5) C. suaveolens; 6) Suncus etruscus; 7) T. caeca; 8) Talpa europaea; 9) Sciurus vulgaris; 10) Clethrionomys glareolus; 11) Microtus savii; 12) A. flavicollis; 13) Apodemus sylvaticus; 14) Rattus norvegicus; 15) Mus domesticus; 16) Glis glis; 17) Muscardinus avellanarius; 18) Eliomys quercinus. Interessante la presenza di quasi tutti gli Insectivora del centro Italia, alcuni dei quali a diffusione regionale poco conosciuta quali Sorex minutus e Talpa caeca. Quest?ultima, per ecologia e rarità, può essere considerata tra gli elementi faunistici qualificanti la natura dello stesso Parco nel quale, oltre i 1000 m. s.l.m., è risultata in parapatria con Talpa europaea. Anche qui, come in altre località della provincia di Perugia, sono stati trovati crani di Microtus ?Terricola? sp. riferibili alle specie subterraneus e multiplex che, al momento, si è preferito omettere dall?elenco in quanto oggetto di studi più accurati tutt?ora in corso. Mancano invece, a dispetto dell?atteso, Sorex araneus, i Neomys sp, Microtus arvalis e Rattus rattus, che rappresenteranno sicuramente il tema principale dei prossimi lavori unitamente a Chyonomys nivalis, ancora da accertare in Umbria. È da sottolineare che, nonostante l?indagine non sia stata caratterizzata da metodiche pianificate, si sono ottenute molte informazioni grazie alla disponibilità di alcuni boli di Barbagianni Tyto alba che hanno fornito da soli il 50% delle specie in elenco e permesso di determinare quegli animali, generalmente diffusi ma difficilmente individuabili attraverso indici di campo, quali i topiragno, le arvicole e i topi selvatici.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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