Sampling design e valutazione costi-benefici: un esempio applicato al pellet count
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Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo, Università di Roma, La Sapienza
Publication date: 2003-10-31
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
ABSTRACT
Il pellet count è un metodo utilizzato per la determinazione delle densità e della distribuzione
dei cervidi e risulta particolarmente utile ? sebbene con i limiti riconosciuti
al metodo - in contesti in cui l?estensione, la topografia e la copertura vegetale
non consentono l?applicazione di altri metodi. Al fine di ottenere stime il più
possibile accurate e precise risulta cruciale la scelta della forma e della dimensione
delle unità di campionamento, condizionata dall?obiettivo di ridurre il più possibile
la varianza tenendo presente al contempo i costi di realizzazione della raccolta
dati.
L?obiettivo del presente lavoro, basato su stime di densità del capriolo ottenute da
pellet count nel Parco del Gigante, è quello di verificare l?andamento della variabilità
del numero medio di pellet per unità di campionamento (plot) al variare della
dimensione dei plot. Nella primavera del 2002 sono stati ispezionati 139 transetti
stabiliti su carta adottando un criterio di campionamento di tipo sistematico-stratificato
(Thompson et al. 1998) con allocazione delle unità di campionamento (transetti
lineari di dimensione pari a 500 x 2 m) proporzionale alle principali categorie
di habitat presenti. Ai fini dell?analisi è stato selezionato un sottocampione di 60
transetti di uguale forma e dimensione (500 m x 2), distribuiti in due habitat principali
(habitat 1: aree di bosco sotto i 1000 m slm- N=52; habitat 2: aree di bosco sotto
i 1000 m slm- N=8). Per ciascun habitat e per incrementi progressivi della lunghezza
del transetto pari a 50 metri è stato calcolato il numero medio di pellet/transetto
ed il rispettivo coefficiente di variazione (CV), mantenendo quindi costante la
dimensione complessiva del campione. I risultati mostrano che all?aumentare della
lunghezza del transetto si assiste ad una diminuzione del coefficiente di variazione
(habitat 1: N=52, CV50=258 - CV500=92; habitat 2: N=8, CV50=118 - CV500=77). In
particolare, la diminuzione del CV è particolarmente consistente fino ad unità di
campionamento di lunghezza pari a 250 m: un incremento ulteriore della lunghezza
non determina consistenti diminuzioni del coefficiente di variazione. I coefficienti
di variazione così ottenuti forniscono preziose indicazioni sulle relazioni fra
sampling design, variabilità delle stime finali e costi di realizzazione? in termini di
tempo e personale.