Selezione dell'habitat ed effetto delle caratteristiche ambientali sulle densità di lepri nel Parco Regionale dello Stirone (PR)
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Dipartimento di Biologia Animale - Università di Pavia
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Parco Regionale Fluviale dello Stirone
Publication date: 2003-10-31
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
ABSTRACT
Tra i fattori che agiscono sulla densità delle popolazioni di lepre quelli ambientali
hanno, insieme alla pressione venatoria, gli effetti più consistenti e diretti. La specie,
originaria delle praterie e delle steppe con scarsa copertura cespugliare, trova
condizioni particolarmente favorevoli negli ecosistemi agricoli, soprattutto se caratterizzati
da una buona variabilità colturale. Tali condizioni si riscontrano nel territorio
del Parco dello Stirone, localizzato in un?area pedecollinare della bassa pianura
emiliana, dove è stato condotto questo studio. Per determinare la consistenza
della popolazione di lepri, nel biennio 2000-2002, sono stati effettuati censimenti in
battuta su aree campione e censimenti da autovettura su percorso con sorgente di
luce. I dati ottenuti con questi metodi sono stati elaborati in funzione delle caratteristiche
ambientali, misurate tramite un SIT. Questo ha consentito di confrontare
(one-way ANOVA e t di Student) le densità rilevate nelle aree in cui il parco è stato
suddiviso: sia in base alle caratteristiche morfologiche e colturali (un?area di pianura
ed una a prevalenza collinare); sia in base al grado di tutela dell?area (parco
vero e proprio e pre-parco).
Per valutare l?influenza dell?ambiente sulla densità sono state effettuate analisi di
correlazione e analisi di Regressione Multipla mentre, tramite l?Indice di preferenza
di Jacobs, è stato possibile determinare la selezione dell?habitat della lepre
durante le ore di alimentazione. Le densità rilevate sono state maggiori, con entrambi
i metodi, nel settore di pianura e nel territorio del parco. Densità maggiori sono
state rilevate nei cereali, nelle foraggere con più di 5 anni, negli incolti e negli arati.
Le siepi e le aree antropiche hanno avuto effetto positivo sulle densità primaverili,
mentre su quelle autunnali lo hanno avuto le altre colture (non cerealicole né a
foraggio) e le siepi. La stessa analisi condotta sui dati dei censimenti in battuta ha
mostrato un effetto positivo delle foraggere con più di 5 anni e dei cereali autunnali.
La selezione dell?habitat durante le ore notturne ha messo in evidenza un sottoutilizzo
del bosco, delle aree antropiche e delle siepi e un sovrautilizzo di incolti e
foraggere con più di 5 anni, in particolare nell?area di pianura. Inoltre, gli incolti
sono stati utilizzati in modo superiore alla disponibilità nell?area collinare e nel preparco.
In generale è stata messa in evidenza l?importanza, per la lepre, di aree agricole
caratterizzate da appezzamenti di piccole dimensioni, con una buona alternanza tra
le colture e un certo sviluppo di siepi e incolti.