Spostamenti dell'istrice in relazione al sito di tana
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Sezione di Ecologia Comportamentale, Etologia e Gestione della Fauna, Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Siena
Publication date: 2003-10-31
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
ABSTRACT
La ricerca è stata condotta da luglio 1997 a settembre 1999 in un?area del Parco
Regionale della Maremma (Grosseto) per A) individuare le caratteristiche dei siti di
tana e degli ingressi maggiormente utilizzati dagli istrici; B) rilevare il rapporto spazio-
temporale esistente tra gli individui e le loro tane. Ventisette animali, 14 maschi
e 13 femmine, sono stati catturati, muniti di radio-collare e localizzati periodicamente
(min. 2 notti/settimana con 1 fix/2h per notte). È stata individuata mensilmente
la tana di ciascun animale con radio-collare, mediante homing in. Ogni tana
è stata georiferita e sono stati effettuati una serie di rilevamenti morfologici, vegetazionali
e orografici del sito, oltre che la registrazione del numero di animali marcati
in essa presenti. In totale, sono state individuate 31 tane differenti su 81 homing
in condotti. Sono state calcolate e analizzate le distanze di ciascun animale dalla
propria tana in otto fasce orarie di circa 3 ore ciascuna. Le analisi sono state svolte
a livello annuale (settembre 1998 - agosto 1999), semestrale e trimestrale, verificando
statisticamente le differenze tra le fasce orarie, e tra maschi e femmine.
H. cristata sembra aver preferito i siti di tana coperti da vegetazione e su terreni
acclivi, con pochi cambi di tana (tendenzialmente ogni tana viene mantenuta per
almeno 2 mesi). Sembra inoltre che un sito di tana venga condiviso solo dal nucleo
familiare (coppia con i piccoli dell?anno). L?attività spaziale degli istrici rispetto alla
posizione delle loro tane ha presentato un ritmo bifasico, maggiore nelle ore centrali
della notte e ridotta al sorgere del sole. Gli istrici sembrano modificare il proprio
comportamento con le ore di buio disponibili, utilizzando anche le ore di luce
quando le notti sono più brevi. Infatti, mentre gli spostamenti notturni sono presenti
nel corso di tutto l?anno, quelli diurni risultano quasi assenti e concentrati nei
pressi della tana nel semestre freddo, aumentando invece nel periodo estivo. Anche
l?attività spaziale notturna presenta differenze tra i due semestri: nel periodo caldo
gli spostamenti risultano maggiori rispetto a quello freddo, probabilmente a causa
della presenza di campi coltivati nella parte settentrionale dell?area di studio. Tra
maschi e femmine sono state rilevate differenze significative solo nella fascia centrale
della notte (semestre caldo), con un maggior allontanamento della femmina
dalla tana. All?interno di ciascuna tana sono sempre stati presenti gli stessi individui,
presumibilmente coppie stabili, con un?attività spaziale sincrona a conferma
della monogamia di questa specie.