Strategie predatorie di Crocidura leucodon (Hermann, 1780) in condizioni controllate: dati preliminari
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Dipartimento di Ecologia, Università della Calabria
Publication date: 2003-10-31
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
ABSTRACT
Lo scopo principale di questo lavoro è stato quello di verificare, in condizioni controllate,
il comportamento predatorio esibito da Crocidura leucodon
(Hermann,1780) nei confronti di diverse specie di Artropodi, nonché la capacità di
vanificare le difese chimiche di alcune di esse. Le prede utilizzate appartengono a
numerosi ordini di Artropodi (Coleotteri, Chilopodi, Isopodi, Emitteri) sistemati in
terrari di allevamento in cella termica (T = 22-24° C; L/D: 18/6). Le crocidure (n=2)
provenienti dal Massicio del Pollino (1200 m s.l.m.; ottobre 2002) sono state allevate
in terrario a T ambiente. Le osservazioni (Tmedio oss. 45 minuti), registrate con
l?ausilio di una videocamera, sono state condotte in laboratorio dal 29/10/02 al
06/03/03, utilizzando arene sperimentali collegate al terrario di allevamento delle
crocidure. I test sono stati condotti sia con gli animali nutriti che a digiuno.
Gli esemplari di Crocidura leucodon nutriti hanno mostrato una marcata preferenza
per specie di Carabidi non protette, Diplopodi (ignorati invece da altre specie di
Soricidae), Isopodi e larve di Coleotteri, mentre i Carabidi con difese chimiche, o
loro mimi, nelle fasi iniziali dell?esperimento venivano annusati ma mai attaccati.
Le crocidure a digiuno, al contrario, consumavano qualsiasi preda venisse loro
offerta, attaccando anche grossi carabidi.
La latenza di attacco registrata nei confronti di prede non protette è risultata essere
sempre notevolmente inferiore rispetto a quella di specie protette con ?warning
colors? e ?warning odors?, e che presentano, inoltre, la caratteristica del movimento
lento (sindrome della difesa chimica o CDS; Whitman et al. 1985) attraverso cui
riescono efficacemente a difendersi dagli attacchi dei predatori naturali. Dopo una
fase che si può ritenere di apprendimento, le crocidure hanno iniziato ad attaccare
e consumare anche prede quali i Coleotteri bombardieri (Brachinus spp.), colpendoli
ripetutamente sino all?esaurimento delle loro secrezioni di chinoni e acqua ad
una T di 100° C espulse dalle ghiandole pigidiali. I dati preliminari sembrano suggerire
una notevole plasticità comportamenetale in Crocidura leucodon, sicuramente
non stereotipata ma modificabile in relazione alle differenti prede e all?esperienza.