Variabilità craniometrica in un campione di Tursiops truncatus italiani
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Fondazione Cetacea - ONLUS
Publication date: 2003-10-31
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
ABSTRACT
Una ricerca è stata avviata per determinare le caratteristiche craniometriche dei
popolamenti di Tursiops truncatus dell'Adriatico centrosettentrionale e quelli del
Tirreno settentrionale. Grazie alla collaborazione dei Musei di Storia Naturale di
Genova e di Firenze, dell?Accademia dei Fisiocritici di Siena, del Comando del
Corpo Forestale dello Stato, Stazione di Bosco Mesola (Fe) si sono potuti confrontare
gli esemplari della collezione della Fondazione Cetacea raggiungendo così 34
unità.
Le variabili considerate sono 39, misurate o descritte per ogni cranio quando disponibili,
oltre al sesso e alla lunghezza totale, per un totale di 1326 informazioni. I
crani utilizzati appartengono tutti a esemplari adulti la cui lunghezza condilobasale
dev'essere compresa tra 500 e 580 mm.
L'analisi statistica ha considerato, per il calcolo dei parametri della statistica descrittiva,
le misure dirette e si è poi proceduto a normalizzare il dataset mediante la lunghezza
totale. Mediante analisi bivariata si è poi ricercata la correlazione lineare tra
alcune variabili e la lunghezza condilobasale, così come un prima analisi delle
componenti principali è stata utilizzata per ulteriori verifiche.
Un importante risultato conseguito risulta l?aver raccolto in modo sistematico un
campione iniziale sufficientemente consistente. Inoltre le medie e le variabilità del
campione, rientrano negli intervalli riportati in letteratura in ambito mediterraneo.
Non sono emerse differenze significativa tra le variabili utilizzate e il sesso, se non
per la larghezza del rostro a 60 mm dalla base.
Considerando la differente provenienza sono 11 le variabili significative evidenziando
soprattutto i parametri di maggior larghezza per il contesto adriatico.
Anche le altre metodologie implementate sottolineano come l'aspetto predominante
dell'insieme dei dati sia la larghezza e una tendenziale differenza tra l'Adriatico
centrosettentrionale e il Tirreno settentrionale per quanto riguarda la grandezza
complessiva dell'animale, che risulta maggiore nella popolazione adriatica.